Così scorre tutta la vita; si cerca la quiete affrontando gli ostacoli ma, quando li abbiamo superati, il riposo diventa insopportabile per la noia che procura; dobbiamo uscirne mendicando un po' di agitazione...
Le scienze cognitive sono nate da poco, verso la metà di questo secolo, e vengono spesso chiamate la “nuova scienza della mente”. In realtà sono la scienza di una sola parte della mente, quella che ha a che fare con il pensiero, il ragionamento e l’intelletto. Lascia fuori le emozioni. Ma una mente senza emozioni non è affatto una mente, è solo un’anima di ghiaccio, una creatura fredda, inerte, priva di desideri, di paure, di affanni, di dolori e di piaceri.
Gli autori più originali non lo sono perché promuovono ciò che è nuovo, bensì perché espongono ciò che hanno da dire in un modo tale che sembri che non sia mai stato detto prima.
Io suppongo che i geni non siano costituzionalmente diversi dagli altri, ma che in essi siano venute meno, per cause fortuite, certe inibizioni del pensiero che impediscono a certe idee di collegarsi con certe altre.
Chi assisteva a una predica credeva in buona fede d'essere interessato alla predica, e si sarebbe stupito e forse anche indignato se qualcuno gli avesse spiegato che la sua soddisfazione proveniva più dal gran numero dei presenti che non dalla predica stessa.
Alcuni pensano che un amore, se non è esclusivo, non è vero amore. Altri pensano, al contrario, che se un amore è esclusivo non è vero amore. Il poliamore propone un amore non esclusivo, ma pur sempre amore. Per qualcuno ciò è impossibile? Chi pensa che ciò sia impossibile non è obbligato a praticarlo, ma è pregato di non calunniare chi lo pratica.
Gli umani sono pronti a consacrare e a imitare modelli di comportamento compatibili con le proprie capacità intellettuali, la propria visione del mondo, la propria morale, e i propri interessi.
La messa in atto della propria capacità di fare del male a qualcuno può dare una piacevole sensazione di potenza. Per questo molti fanno del male anche gratuitamente.