La filosofia non è un “sapere”, ma un “atteggiamento”. L’atteggiamento di chi non smette di fare domande e di porre in questione tutte le risposte che sembrano definitive.
Il problema non è quanto i dati narrati dalle religioni siano veri o falsi (sono ovviamente falsi), ma quanto faccia bene o male all'umanità credere che siano veri.
L'unico merito che si può attribuire ad un essere umano è quello di essere nato con un sistema nervoso efficiente e di aver vissuto in un ambiente favorevole al suo sviluppo. Perché da tali cose dipendono le sue scelte e i suoi successi.
Perché, nella complessa catena di sistemi ecologici della biosfera, ogni vita dipende dipende da un'altra che distrugge? Perché ogni vita si nutre di un'altra vita che mortifica? Perché la sofferenza e la morte degli individui di una specie è essenziale per la vita di quelli di un'altra? Perché questo pianeta è sempre stato un'enorme fossa comune, dove la vita e la morte sono così strettamente intrecciate che, a parte la nostra stessa morte, tutte le altre ci sembrano appartenere a un processo normale? Perché accettiamo di vedere il lupo mangiare l'agnello, il pesce grande mangiare il piccolo, l'uccello mangiare il grano e, dal cacciatore, la colomba uccisa? Ma anche, perché vivere e perché morire?
Il successo di una persona dipende più dalle proprie motivazioni che dalle proprie capacità. Tuttavia le motivazioni di una persona sono influenzate dalle proprie capacità.
Gli uomini somigliano a orologi che vengono caricati e camminano, senza sapere il perché; ed ogni volta che un uomo viene generato e partorito, è l'orologio della vita umana di nuovo caricato, per ripetere ancora una volta, fase per fase, battuta per battuta, con variazioni insignificanti, la stessa musica già infinite volte suonata.
La bellezza è la piacevole emozione che si prova osservando lo spettacolo dell'integrità di un insieme di parti (oggetti, forme o eventi), tra cui esistono evidenti relazioni funzionalmente, matematicamente, o logicamente armoniose e coerenti, ovvero dove le parti sono in accordo le une con le altre.
La cognizione di qualunque essenza è il prodotto di classificazioni. Infatti "essere" una certa cosa significa appartenere ad una certa classe di cose.
Nonostante tutti i tentativi e i sofismi di sant’Agostino, la responsabilità del mondo e di tutte le sue sventure ricade comunque su Dio, il quale ha creato tutto, assolutamente tutto, e sapeva come sarebbero andate le cose.
Ogni elemento culturale (per esempio una canzone) può costituire un punto di convergenza o divergenza sociale, di comunità o estraneità di gusto e appartenenza.
Molti matrimoni al giorno d'oggi vanno a finir male per la ragionevolezza del marito più che per qualsiasi altra cosa. Come può una donna essere felice con un uomo che insiste nel trattarla come se fosse un essere perfettamente razionale?