Noi non siamo altro che fasci o collezioni di differenti percezioni che si susseguono con una inconcepibile rapidità, in un perpetuo flusso e movimento.
Le parole grosse, trite come sono, non si addicono molto a esprimere le cose straordinarie; vi si riesce meglio sublimando quelle piccole, portandole al culmine del loro significato.
Dio non esiste, ma sarà presente quando arriverai alla fine. Non è qualcosa che esiste già, è un'evoluzione, la tua stessa evoluzione. Quando raggiungi un punto in cui sei totalmente conscio, Dio esiste. Ma non discutere, anziché sprecare energia in discussioni, usala per trasformare te stesso.
La misura c’insegna che occorre ad ogni morale una parte di realismo: la virtù pura è omicida; e che occorre una parte di morale ad ogni realismo: il cinismo è omicida.
Il mondo è un insieme di relazioni tra esseri di vario tipo. Io sono uno di questi esseri, con le mie relazioni verso altre persone e cose, e le relazioni tra gli organi che mi compongono.
Ognuno promuove le qualità che possiede, i giochi ai quali è vincente e le discipline in cui è più competente, ovvero competitivo. In tal modo ognuno promuove se stesso.
Ci illudiamo di pensare liberamente, mentre i nostri pensieri sono guidati dall'inconscio secondo motivazioni inconsce. Ci illudiamo di pensare razionalmente, ma non siamo padroni dei nostri pensieri e non siamo nemmeno in grado di valutarli in modo imparziale.
Immaginiamo che in futuro, mediante un congegno elettronico, potremo misurare le quantità di piacere e di dolore che proviamo in ogni momento. Così potremmo sapere con precisione, ad esempio, quanto abbiamo sofferto e quanto abbiamo goduto durante negli ultimi sette giorni. Sicuramente questo rivoluzionerà la psicologia e la filosofia.
Un soggetto può diventare oggetto, perfino del suo stesso oggetto diventato a sua volta soggetto. E viceversa. È ciò che avviene normalmente tra l'io cosciente e il suo inconscio, che si scambiano continuamente i ruoli di soggetto e oggetto
Io penso che tutti gli uomini e tutte le donne siano filosofi, anche se alcuni lo sono più di altri. Concordo sull'esistenza di un gruppo distintivo ed esclusivo di persone, i filosofi accademici, ma sono ben lungi dal condividere l'entusiasmo di Waismann per le loro attività e il loro approccio. Al contrario, sento che c'è molto da dire a favore di coloro (sono, a mio parere, filosofi di un particolare genere) che nutrono sospetti per la filosofia accademica.