Dio è una costruzione sociale dell'uomo. Ognuno se lo raffigura come gli conviene o come la società impone. Dio è un'idea e un fatto sociale. Nessuno può sapere se esista o no, come sia fatto, né come funzioni, né cosa voglia dagli umani. Chi pretende di saperlo è un ciarlatano e/o uno sprovveduto.
Uno dei grandi problemi della democrazia è che essa permette la propria trasformazione irreversibile in dittatura attreverso un legittimo voto democratico.
Tutti gli uomini sono filosofi, perché in un modo o nell'altro tutti assumono un atteggiamento nei confronti della vita e della morte. Vi sono quelli che pensano che la vita sia priva di valore perché ha una fine. Non pensano che si potrebbe anche proporre l'argomento opposto: se non vi fosse una fine alla vita, essa non avrebbe valore, ed è il pericolo sempre presente di perderla che in qualche misura aiuta a renderci consapevoli del valore della vita.
Oggi ci incontriamo con persone che agiscono e sentono come automi: che non hanno mai avuto un’esperienza veramente propria, che conoscono se stessi non come sono nella realtà, ma come gli altri si attendono che siano, il cui sorriso convenzionale ha sostituito la risata genuina, le cui chiacchiere insignificanti hanno sostituito il colloquio comunicativo, la cui opaca disperazione ha preso il posto di un’autentica sofferenza.
Per interagire produttivamente con una persona è utile conoscerne le motivazioni consce e inconsce, senza giudicarle, e a tal fine la psicologia può essere d’aiuto.
Riguardo alla “volontà”, per non cadere nell'errore prospettico antropocentrico dobbiamo pensare alla natura com’era prima dell'avvento dell'uomo, e ancora prima dell'avvento dei mammiferi, cioè quando è nata la prima forma di vita sulla Terra. Dov'era allora la volontà? Per me già esisteva e consisteva nel bisogno del gene, di riprodursi.
Tutto è ignoto: un enigma, un inesplicabile mistero. Dubbio, incertezza, sospensione di giudizio appaiono l'unico risultato della nostra più accurata indagine.
Chi vede il peccato dappertutto è malato nell'anima, e per parlare fuori dai denti, ha anche problemi intestinali. Tutti i santi iberici, infatti, soffrivano di stitichezza cronica.
A causa della sempre maggiore libertà di pensiero e di comportamento, e della conseguente diversificazione sociale, è sempre meno probabile che due persone siano tra loro compatibili. Di conseguenza la solitudine è sempre più diffusa.