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Una verità parziale spacciata per totale è una menzogna.
 
Verità non coincide con bontà. Una verità è buona se ci aiuta a risovere i nostri problemi (specialmente per qunto riguarda i rapporti con gli altri), cattiva se è sfavorevole in tal senso.
 
La rivelazione di una verità può essere più o meno conveniente per qualcuno. Per questo ci sono persone che cercano di occultare certe verità e persone che cercano di rivelarle.
 
Il vero è l'intero, e l'intero è un processo.
 
Si finisce per diventare ciò che si vede negli occhi di quelli che si desiderano.
 
Ogni cultura è un miscuglio di verità e falsità. Il nostro compito è quello di distinguere le prime dalle seconde.
 
Quanto c'è di vero nelle storie che ci hanno raccontato?
 
Omettendo parti della realtà si può dimostrare qualsiasi tesi.
 
La ricerca della verità assoluta (cioè non relativa) è pericolosa, perché presuppone che essa sia uguale per tutti, che nessuno abbia il diritto di negarla o rifiutarla, e che chi la nega è intellettualmente inferiore. È la base di ogni dittatura politica e culturale.
 
Ogni uomo è pienamente convinto dell'esistenza della Verità, altrimenti non farebbe alcuna domanda.
 
Mi sono ben guardato di fare della verità un idolo; ho preferito lasciarle il nome più umile di esattezza
 
La verità o non verità di un pensiero deve essere dimostrata in pratica.
 
Ci sono due tipi di conoscenze: positive e negative. Le prime riguardano ciò che è vero, le seconde le false conoscenze, cioè il sapere che certe cose che certe persone affermano, è falso. Le false conoscenze sono nocive nella misura in cui ci danno false idee (o mappe) della realtà, e di conseguenza ci inducono a fare false previsioni del futuro, e a comportarci in modi per noi svantaggiosi.
 
Di tutte le cose che ogni autore ha scritto, che ogni persona ha detto, alcune sono vere, altre false, alcune utili, altre inutili, altre nocive, alcune importanti, altre non importanti. Nessuno è completamente saggio o completamente stolto.
 
Se la verità non fosse manipolata dagli interessi, crederemmo tutti nelle stesse cose.
 
Una volta al giorno anche gli orologi fermi dicono la verità.
 
Nessuna verità, solo probabilità.
 
Al fuoco della verità le obiezioni non sono che mantici.
 
Conosciuto, ancor che tristo, ha suoi diletti il vero.
 
Chi cerca la verità ottiene la guerra, perché la verità ha tanti nemici.
 
La verità consiste nella capacità di prevedere cosa avverrà a certi oggetti in certe condizioni. Per esempio, se io prevedo che lasciando libero un corpo, questo cade verso il basso, lo lascio libero e questo cade effettivamente verso il basso, il fatto che sia caduto come previsto significa che la mia previsione era vera.
 
La verità reale è sempre inverosimile […]. Per rendere la verità più verosimile, bisogna assolutamente mescolarvi della menzogna. La gente ha sempre fatto così.
 
Il giudice saggio, ascoltate attentamente le motivazioni del primo litigante, commentò: «Hai ragione» poi, sentito anche il secondo, anche a lui dichiarò: «Hai ragione». A quel punto si alzò uno del pubblico che disse: «Ma eccellenza, non possono avere ragione entrambi!» Il giudice ci pensò sopra un attimo e poi dichiarò, serafico: «Hai ragione anche tu!»".
 
La sincerità richiede coraggio.
 
Ognuno ha ragione dal suo punto di vista, e i punti di vista possono essere molto diversi.
 
La verità oggettiva esiste ma è inconoscibile. L'arte di vivere (ovvero la saggezza) consiste dunque nella capacità di conciliare la propria verità soggettiva con quelle altrui.
 
Ogni verità è un dettaglio di una verità più grande.
 
Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe.
 
La verità non è solo violata dalle falsità; può essere ugualmente oltraggiata dal silenzio.
 
Per la maggior parte delle persone le verità sono noiose o fastidiose, le falsità eccitanti.
 
Il tempo cura tutto, meno la verità.
 
La gente è più pronta a credere una bugia plausibile che una verità improbabile.
 
Nelle liti, chi perde è sempre la verità.
 
Calunniate, calunniate, qualcosa resterà.
 
La verità è pericolosa. Per questo la falsità è così popolare.
 
La verità è molto più complessa e imbarazzante delle falsità. Per questo la falsità è più popolare.
 
Chiunque voglia sinceramente la verità è sempre spaventosamente forte.
 
Ritengo che la Verità sia una terra senza sentieri e che non si possa raggiungere attraverso nessuna via, nessuna religione, nessuna scuola. Questo è il mio punto di vista, e vi aderisco totalmente e incondizionatamente. Poiché la Verità è illimitata, incondizionata, irraggiungibile attraverso qualunque via, non può venire organizzata, e nessuna organizzazione può essere creata per condurre o costringere gli altri lungo un particolare sentiero. Se lo comprendete, vedrete che è impossibile organizzare una "fede". La fede è qualcosa di assolutamente individuale, e non possiamo e non dobbiamo istituzionalizzarla. Se lo facciamo diventa una cosa morta, cristallizzata; diventa un credo, una setta, una religione che viene imposta ad altri.
 
La cosiddetta verità è una variabile dipendente, funzione del punto di vista, del contesto, e dei fini.
 
Ci sono due tipi di falsità: quelle che affermano l'esistenza di qualcosa che non esiste, o l'inesistenza di qualcosa che esiste, e quelle che considerano una parte della realtà affermando che sia la sola rilevante, ignorando o nascondendo altre parti che contraddicono le loro affermazioni.
 
I giovani amano l'interessante e lo strano, ed è loro indifferente che esso sia vero o falso.
 
Un proverbio dice che "il medico pietoso fa la piaga puzzolente". Lo stesso si potrebbe dire del filosofo e dello scienziato in cerca della verità, perché questa non ha nulla a che vedere con la pietà, né con la bontà, né con la bellezza.
 
Credete a coloro che cercano la verità, dubitate di coloro che la trovano.
 
La verità ha ben pochi amici e i ben pochi amici che ha sono suicidi.
 
La verità si scopre quando gli uomini sono liberi di cercarla.
 
Gli esseri umani sono disposti a credere a qualunque cosa tranne che alla verità.
 
La cosiddetta verità è solo un'ipotesi non ancora smentita dai fatti, che vale solo in certi casi e a certe condizioni.
 
In questa vita si perdona tutto, tranne dire la verità.
 
Ci hanno insegnato a non mentire ma poi abbiamo imparato che dire ciò che pensiamo è sconveniente. Molti sono incapaci di gestire questa contraddizione e per questo evitano di pensare, oppure non fanno altro che infastidire gli altri svelando i loro inganni.
 
Finché la ricerca della cosiddetta Verità è un fatto privato che non coinvolge il prossimo, non ci vedo problemi. Quando invece qualcuno cerca di convincere altre persone a credere in una certa Verità, ci vedo un dissimulato tentativo di dominazione dell'uomo sull'uomo.
 
Verità e convenienza non sono mai andate molto d'accordo.
 
Più che difendere certe verità, l'uomo cerca di difendere la propria reputazione di persona intelligente e sapiente.
 
Il mondo è troppo complesso per poterlo gestire razionalmente senza semplificarlo. Ma ogni semplificazione costituisce un'alterazione, ovvero un allontanamento dalla verità.
 
Le false opinioni somigliano alle monete false: coniate da qualche malvivente e poi spese da persone oneste, che perpetuano il crimine senza sapere quel che fanno.
 
Il fatto che una notizia confermi le tue opinioni non significa che sia vera.
 
Tutto ciò che ho scritto non serve a niente e non porta a niente. Questo è il motivo per cui non ne sono del tutto scontento. Ho mirato alla verità. Ma cos'è la verità se non ciò che disturba, anzi contraddice la vita? O meglio: la verità è ciò di cui si può fare a meno per vivere.
 
La verità è che la verità è conoscibile solo in piccolissima parte e in modo incerto.
 
Pochi riescono a sopportare la verità sulla vita e sulla natura umana.
 
La paura di essere ingannati è la versione volgare della ricerca della Verità.
 
È l'uomo che fa grande la verita', non e' la verita' che fa grande l'uomo.
 
Il buono, il bello e il vero non sempre coincidono.
 
Non dire mai la verità a persone che non meritano di conoscerla
 
La verità è per i più solo una convenzione.
 
Preferisco essere un diavolo alleato con la verità che un angelo alleato con la menzogna.
 
Secondo me non abbiamo bisogno della verità oggettiva (altrimenti la società sarebbe perfetta) ma di una verità che soddisfi i nostri bisogni, una verità "aggiustata", a noi favorevole, coerente con i nostri schemi mentali. Amiamo la verità solo nella misura in cui ci aiuta a sopravvivere, a vincere i nostri nemici e a soddisfare i nostri bisogni, in particolare quello di essere accettati, rispettati e amati dagli altri. Tutto ciò che va in direzione opposta, che ci fa star male, lo neghiamo, non lo vediamo, lo mistifichiamo.
 
La verità è raramente pura, e mai semplice.
 
Io penso che la verità oggettiva esiste, ma che ognuno può vederne solo una minima e diversa parte.
 
Even if we need to pay some price for deactivating our rational faculties, the advantages of increased social cohesion are often so big that fictional stories routinely triumph over the truth in human history. Scholars have known this for thousands of years, which is why scholars often had to decide whether they served the truth or social harmony. Should they aim to unite people by making sure everyone believes in the same fiction, or should they let people know the truth even at the price of disunity? Socrates chose the truth and was executed. The most powerful scholarly establishments in history — whether of Christian priests, Confucian mandarins or Communist ideologues — placed unity above truth. That’s why they were so powerful.
 
Non dobbiamo mai escludere la possibilità che una certa persona (qualunque persona, anche quelle che ci amano) ci inganni. Perché molti ingannano inconsciamente e involontariamente se stessi e gli altri. Perché siamo tutti ingannati e ingannatori.
 
Troppa verità, tutta insieme, fa male a chi non vi è abituato. La verità va presa a piccole dosi.
 
Falso è il vanto di chi pretende di possedere, all'infuori della ragione, un altro spirito che gli dia la certezza della verità.
 
Se Dio avesse avuto intenzione di far vivere e agire gli uomini nella verità, avrebbe dovuto disporre altrimenti le cose.
 
La verità nasce dal disaccordo tra amici.
 
La verità è un'opinione.
 
Quanto più una verità è semplice tanto più è falsa. Ma anche una verità complessa può essere falsa.
 
La verità è nuda, la falsità vestita.
 
Vero e falso sono attributi del discorso, non delle cose. e laddove non c’è discorso non c’è nemmeno verità o falsità.
 
Non si può dimostrare la verità né la falsità di una proposizione il cui significato non sia chiaro e univoco.
 
Sono poche le ragioni per dire la verità, mentre quelle per mentire sono infinite.
 
Per i credenti in una narrazione o mitologia o narrazione non importa se ciò in cui credono sia vero, ma che ciò in cui credono costituisca un legame comunitario.
 
I credenti nelle fake news considerano fake news le denunce di fake news.
 
La verità è così vasta e complessa che è impossibile vederla tutta e in tutte le sue relazioni. Ognuno ne vede solo qualche frammento, chi più, chi meno.
 
Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario.
 
Se si vuole essere creduti non conviene mai dire la verità.
 
Chi esprime la verità nuda e disinteressata non è amato da coloro che non la amano.
 
Meglio è la piccola certezza che la gran bugia.
 
La verità era uno specchio che cadendo dal cielo si ruppe. Ciascuno ne prese un pezzo e vedendo riflessa in esso la propria immagine, credette di possedere l'intera verità.
 
Della verità conosciamo solo qualche frammento. È impossibile conoscerla interamente.
 
La verità che libera si manifesta nel respiro stesso del proprio essere. Le catene più pesanti di tutte sono le verità prese in prestito.
 
La verità è una minaccia allo status quo.
 
Ci sono persone che mentono sapendo di mentire e altre che mentono non sapendolo, ovvero ignorando che ciò che vedono, pensano e dicono è totalmente o parzialmente falso.
 
La ricerca della verità è possibile soltanto se parliamo chiaramente e semplicemente ed evitiamo tecnicismi e complicazioni non necessari. Dal mio punto di vista, mirare alla semplicità e alla chiarezza è un dovere morale degli intellettuali: la mancanza di chiarezza è un peccato e la pretenziosità è un delitto.
 
La verità è scandalosa e arrogante.
 
La felicità è più importante della verità. La falsità rende parzialmente felici alcuni e infelici altri. Perciò la società è così falsa e infelice.
 
L’uomo è valutato e giudicato dai propri simili anche in merito ai propri bisogni e ai propri desideri. Per questo è indotto ad “aggiustare” i propri bisogni e i propri desideri secondo le aspettative e le esigenze altrui, finendo per non sapere se i suoi bisogni e i suoi desideri sono autentici, innati, originali, oppure finti, copiati, artificiali, costruiti per compiacere gli altri e fare “bella figura”.
 
Solo un briccone sadico – o uno sciocco – dice la verità nuda e cruda negli incontri sociali.
 
Quanta verità può sopportare, quanta verità può osare un uomo? Questa è diventata la mia vera unità di misura, sempre di più.
 
La ricerca della Verità (con la v maiuscola, da intendersi come verità assoluta, universale, eterna) è a mio avviso nociva sia quando qualcuno in buona o cattiva fede asserisce di averla trovata e la descrive per manipolare le menti degli ingenui a fini di potere, sia quando distoglie chi la cerca dall'affrontare i problemi pratici, concreti e dolorosi della convivenza, della cooperazione, della competizione tra umani, della morale, dove si possono raggiungere certe verità (con la v minuscola) utili alla soluzione di problemi, e dove si può progredire.
 
... l'uomo ... desidera gli effetti piacevoli, e atti a conservare la vita, della verità; verso la conoscenza pura, priva di conseguenze, egli è indifferente, ed ha addirittura un atteggiamento ostile verso le verità che possono essere dannose e distruttrici.
 
La verità ci giudica. Per questo la temiamo.
 
Il vero è il falso sono mescolati così bene che la pura verità è incredibile.
 
L'uomo non ha bisogno di verità, ma di condivisione di narrazioni, vere o false che siano.
 
Non dire mai la verità a chi non ne è degno.
 
Nei rapporti umani quello che conta non è se ciò che l'altro dice sia vero o falso, ma in che misura l'altro ci accetti, rispetti, ami, apprezzi, sostebga. Infatti tendiamo a credere che ciò che dicono le persone che ci amano sia più vero di ciò che dicono le persone che non ci amano.
 
Ci sono due tipi di falsità: (1) quelle che affermano l'esistenza di qualcosa che non esiste, o l'inesistenza di qualcosa che esiste, e (2) quelle che prendono in considerazione una parte della realtà affermando che sia la sola rilevante, ignorando o nascondendo altre parti che contraddicono le loro affermazioni.
 
L'uomo è lacerato dal conflitto tra il bisogno di conoscere la verità e quello di nasconderla.
 
La verità non è ciò che si dice, ma ciò che si fa.
 
Le verità, invecchiando, diventano errori.
 
È disonesto (se non stupido) far passare per verità o fatti ciò che è solo interpretazione.
 
Il mondo è così falso anche perché molti hanno paura di dire la verità, e persino di conoscerla.
 
Dire a una persona che ciò in cui crede è falso equivale a dirle che essa funziona male. Insomma è una offesa grave.
 
Si dice che la verità trionfa sempre, ma questa non è una verità.
 
Sento spesso il bisogno di sbattere la realtà in faccia alla gente.
 
A volte l'uomo inciampa nella verità, ma nella maggior parte dei casi, si rialza e continua per la sua strada.
 
Se la verità non creasse problemi, nessuno la nasconderebbe o la combatterebbe e nessuno mentirebbe.
 
La questione se al pensiero umano appartenga una verità oggettiva non è una questione teorica, ma pratica. È nell'attività pratica che l'uomo deve dimostrare la verità, cioè la realtà e il potere, il carattere terreno del suo pensiero. La disputa sulla realtà o non-realtà di un pensiero che si isoli dalla pratica è una questione puramente scolastica.
 
La verità è indipendente dalla moralità, nel senso che una persona buona può dire anche falsità così come una persona cattiva può dire anche verità. Per questo anche le persone cattive meritano di essere ascoltate e di ciò che dicono le persone buone è consigliabile diffidare.
 
La verità che possiamo capire è sempre parziale, un frammento della verità totale che la nostra mente non è in grado di afferrare per intero. La mente costruisce e usa mappe della realtà, e una mappa non è il territorio che rappresenta. La mappa "segna" solo acuni aspetti del territorio facendone astrazione. Continuiamo dunque a cercare "la" verità, ma senza illuderci di trovare altro che frammenti di essa, che ognuno completa con la sua fantasia.
 
Nulla è difficile da credere come la verità e, al contrario, niente è più seducente della forza della menzogna quanto maggiore è il suo peso.
 
Anche i bugiardi, i ciarlatani e gli stupidi, in mezzo ad affermazioni false, infondate o insignificanti, dicono cose sensate, altrimenti nessuno li ascolterebbe.
 
Tra la maggior parte degli umani c'è un tacito accordo per cui nessuno vede la falsità dell'altro, né la propria. Questa è la base del rispetto reciproco e dell'autostima.
 
La verità non si trova, è lei che trova noi.
 
Mentire per necessità è sempre perdonabile. Ma chi dice la verità senza esservi costretto non merita nessuna indulgenza.
 
Qualsiasi imbecille può dire la verità, ma è necessario un uomo di senno per saper mentire bene.
 
Per un essere umano molto umano l'amore, l'amicizia e/o il successo sono molto più importanti della verità.
 
La verità pura non può essere assimilita dalla folla: si deve propagare per contagio.
 
La ricerca della verità non è un obiettivo prioritario dell'uomo. Infatti l'uomo cerca la verità non per la verità in sé, ma cerca quelle verità che possono essergli utili per risolvere problemi, per competere, o per ottenere prestigio.
 
Nessuna umana investigazione si po’ dimandare vera scienza, s’essa non passa per le matematiche dimostrazioni. E se tu dirai, che le scienze, che principiano e finiscono nella mente abbino verità, questo non si concede, ma si nega per molte ragioni, e prima, che in tali discorsi mentali non accade esperienza, sanza la quale nulla dà di sé certezza. La sapienza è figliola della sperienza. […] Nessuna certezza è dove non si può applicare una delle scienze matematiche.
 
Presentare come completa una verità incompleta è una falsità.
 
L'arma vincente di ogni ciarlatano consiste nell'inserire qualche affermazione d'incontestabile verità e buon senso tra le falsità e le fantasie. Lo stesso vale per le sacre scritture di molte religioni.
 
Ciò che crediamo di sapere è quasi tutto di seconda mano, cioè è ciò che qualcun altro dice, non la verità in sé.
 
Più sentiamo che una verità è vicina al dolore, più ce ne allontaniamo. Preferiamo una verità più velata d'ipocrisia umana, che sia digeribile dai nostri valori traballanti o non ancora conquistati, probabilmente una verità nuda e cruda non fa ancora per noi, pur se nel profondo la percepiamo bene, perché sappiamo che toccherebbe i nostri nervi scoperti, provocandoci una reazione così violenta e un dolore tale da costringerci a vedere il nostro volto più buio e nascosto, dal quale fuggiremmo forse terrorizzati!
 
Ogni verità è un percorso tracciato attraverso la realtà.
 
Siamo circondati, sommersi da falsità, a cominciare dalla pubblicità commerciale, dalla propaganda politica, dal proselitismo religioso e dalle opinioni delle masse amplificate dai social media. È difficile difendersi da tante falsità senza isolarsi.
 
Amare la verità per amore della verità è la base della perfezione umana in questo mondo, e il terreno di coltura di tutte le altre virtù.
 
Le persone avvedute non dicono quello che pensano veramente, solo i pazzi e gli sprovveduti lo fanno. Per questo c'è più realtà in molti romanzi che nelle normali conversazioni.
 
La mente umana è fatta in modo tale che è molto più suscettibile alla menzogna che alla verità.
 
Spesso, per non offendere, bisogna nascondere la verità.
 
Il cervello è un grande simulatore.
 
Demistificare le false verità è più importante che conoscere quelle vere.
 
Molto di ciò che ci viene detto è parzialmente o completamente falso, e molte cose importanti ci vengono nascoste. Queste considerazioni dovrebbero essere la base di ogni ricerca filosofica e psicologica.
 
Dove la sincerità viene punita, la verità fa paura.
 
Non ho certezze; la certezza è nemica invidiosa della verità.
 
Dite sempre la verità, ma – salvo che nelle aule di giustizia – non dite mai tutta la verità. È scomodo e spesso arreca dolore.
 
Quand'ero bambino credevo che il bello, il buono e il vero fossero la stessa cosa. Da adulto ho capito che sono qualità indipendenti.
 
Ogni verità è parziale.
 
Le gaffe sono verità dette per sbaglio.
 
È possibile che miliardi di persone credano a cose false? Sì, è normale.
 
Mentite, amici miei, mentite. Qualcosa resterà sempre.
 
Quasi nessuno è interessato alla verità e alla giustizia se non ne ricava qualche vantaggio.
 
Quante falsità e sciocchezze si dicono per negare e nascondere l'ignoranza, l'egoismo, la sopraffazione e la violenza!
 
Non tutti possono vedere la verità, ma possono esserla.
 
Verità è ciò che funziona.
 
Le verità meno controverse sono quelle taciute.
 
Una volta credevo che il contrario di una verità fosse l'errore e il contrario di un errore fosse la verità. Oggi una verità può avere per contrario un'altra verità altrettanto valida, e l'errore un altro errore.
 
Possiamo perdonare le bugie ma non le verità spiacevoli che gli altri dicono di noi.
 
Una verità che non serve a niente è inutile.
 
Nessuno dice tutta la verità e solo la verità.
 
Le mezze verità sono più pericolose delle falsità totali, perché una verità parziale può nascondere falsità e lacune o essere presa per totale.
 
Noi umani tendiamo a credere vere le narrazioni che suscitano in noi emozioni piacevoli, e false quelle che suscitano in noi emozioni dolorose.
 
Chi dice la verità, non dice quasi niente.
 
Tanti "non è vero" sono in realtà dei "non lo accetto"
 
La società è così falsa che solo chi sa mentire sopravvive.
 
La verità è un'opzione.
 
Chi cerca la verità è anche disposto a correre dei rischi. Altrimenti che razza di filosofo sarebbe?
 
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