Citazioni su Gut und Böse

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Le cose peggiori sono sempre state fatte con le migliori intenzioni.
 
Il bene e il male non sono assoluti, ma relativi al piacere e al dolore di qualcuno.
 
A volte è bene fare del male a qualcuno, se non c'è altro mezzo per fermare il suo male. Non si può combattere il male col bene, ma solo con un male più grande. Questo è il male che il saggio fa consapevolmente.
 
È tipico dell'uomo attribuirsi il merito di ciò che è bene, per tutto ciò che è male la colpa è degli altri o di Dio.
 
Pochi sono coloro che ci possono fare del bene, ma quasi tutti sono in grado di farci del male.
 
Un testo che parla seriamente del bene e del male fa paura a tutti, perché, leggendolo, ognuno potrebbe trovarsi nella categoria dei malvagi.
 
È facile odiare il male. Più difficile è amare il bene.
 
Mai la ragione è stata in grado di definire il bene e il male, od anche separare il bene dal male, sia pure approsimativamente; al contrario li ha sempre confusi in modo meschino e vergognoso; mentre la scienza ha dato soluzioni brutali.
 
Il male, al contrario del bene, ha il duplice privilegio di essere affascinante e contagioso.
 
La bontà disarmata, incauta, inesperta e senza accorgimento non è neppure bontà, è ingenuità stolta e provoca solo disastri.
 
Per quanto attiene al Bene e al Male, neanch'essi indicano alcunché di positivo nelle cose, in sé considerate, e non sono altro che modi del pensare, ossia nozioni che formiamo mediante il confronto delle cose tra loro.
 
Ci sono dei malvagi che sarebbero meno pericolosi se fossero del tutto privi di bontà. 
 
Gli uomini possono diventare ricchi, ma non diventano mai buoni.
 
L'uomo è buono finché gli conviene.
 
Il male ed il bene lo possono capire solo coloro che lo ricevono, e mai coloro che lo danno.
 
Peccare non significa fare il male: non fare il bene, questo significa peccare.
 
Così ragiona l’inconscio:
- se il tuo bene comporta il mio male, o se il tuo male comporta il mio bene, allora voglio il tuo male;
- se il tuo male comporta il mio male, o se il tuo bene comporta il mio bene, allora voglio il tuo bene.
 
Il vero male non è il male, ma la mescolanza del bene e del male.
 
Il bene e il male non esistono come entità a sé stanti. Ciò che esiste è il piacere e il dolore (fisici e mentali) e ciò che li può causare. Infatti gli umani chiamano "bene" ciò che causa loro piacere, e "male" ciò che causa loro dolore.
 
Ricordiamo il bene che abbiamo fatto e il male che ci hanno fatto. 
 
Ogni uomo è colpevole di tutto il bene che non ha fatto.
 
Per Bene intendo ogni genere di Gioia e qualunque cosa inoltre conduce ad essa e soprattutto ciò che soddisfa un desiderio, qualunque esso sia.
 
Nessuna cosa è buona sempre e dovunque, ma può esserlo in certe situazioni.
 
Essere buoni è un buon affare.
 
Ciò che ci piace, che ci sembra giusto e che ci rassicura può non avere altro valore che il fatto di darci piacere, di rassicurarci e di farci sentire giusti. Può essere perfino nocivo, prima o poi, per noi e per gli altri.
 
il bene non consiste nel vivere, ma nel vivere bene.
 
Il bene e il male non esistono (cioè non hanno senso) in senso assoluto, ma solo relativamente a chi può subirli.
 
Non basta fare il bene, bisogna anche farlo bene.
 
Il buono finisce bene e il cattivo male. Questa è la Letteratura.
 
Ciò che mi piace in questo momento potrebbe annoiarmi o disturbarmi dopo qualche tempo. La ricerca di qualcosa che sia sempre buona è illusoria.
 
Chi vuol far del bene, deve farlo nei piccoli particolari. Il bene generale è l'alibi dei patrioti, dei politici e dei furfanti.
 
Ogni essere umano, per ogni altro, è una possibile fonte di bene e male, cioè di piacere e dolore, gioia e sofferenza, premura e disturbo, cooperazione e competizione, favore e ostilità, ansia e sicurezza, stress e serenità, accoglienza ed esclusione, dominazione e sottomissione, protezione e violenza, verità e falsità, ecc.. L'arte di vivere consiste nel trovare il modo di ottenere dagli altri il massimo bene e il minimo male possibili.
 
L'opposto di qualcosa di sbagliato non è necessariamento buono e può essere persino peggiore.
 
Consciamente o inconsciamente, l'uomo divide gli altri in amici e nemici, e desidera la distruzione dei propri nemici. Prima ancora, l'uomo, consciamente o inconsciamente, desidera essere amato da ogni altro, e classifica come nemici tutti coloro che non lo amano.
 
Sono certo che, se ogni umano avesse la possibilità materiale di distruggere ogni forma di vita sulla Terra, compreso se stesso, alcuni lo farebbero subito.
 
Anche una cosa buona, alla lunga diventa cattiva. È importante capire quando è opportuno smettere (temporaneamente o definitivamente) di usare ciò che è buono e cercare altri tipi di bontà.
 
Bene è ciò che unisce; male ciò che separa.
 
Siamo quasi tutti buoni, finché non ci costa niente.
 
Il male conosce il bene, ma il bene non conosce il male.
 
Dire che l'uomo è fondamentalmente buono è come dire che Dio ci ama. Beato chi ci crede. A mio avviso l'uomo è buono se gli conviene e finché gli conviene, o se crede che gli convenga.
 
Il male possiede una voce poderosa che desta le anime volgari e le riempie d'ammirazione, mentre il bene è largamente muto.
 
Il punto interrogativo è il simbolo del bene. Il punto esclamativo è il simbolo del male.
 
Lasciare accadere un male che si può impedire, vuole dire praticamente commetterlo.
 
Il male è tutta colpa della nostra interdipendenza. Anche tutto il merito del bene.
 
Bene e male, peccato e innocenza, attraversano il mondo tenendosi per mano. Chiudere gli occhi di fronte a metà della vita per vivere in tranquillità è come accecarsi per camminare con maggior sicurezza in una landa disseminata di burroni e precipizi.
 
Ciò che si fa per amore è sempre al di là del bene e del male.
 
Si dovrebbe pensare più a far bene che a stare bene: e così si finirebbe anche a star meglio.
 
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