Uccidere qualcuno per qualunque motivo è un crimine infinitamente più lieve che condannare qualcuno all'inferno per l'eternità per qualunque motivo. Qui sta l'infinita ingiustizia e malvagità del dio di Abramo.
Una cosa non è giusta sempre, dovunque e comunque, ma solo al momento giusto, ovvero nelle circostanze in cui soddisfa un bisogno senza frustrarne altri, in una o più persone.
L'io inconscio e l'io cosciente si censurano e si inibiscono reciprocamente. Farebbero bene a mettersi d'accordo per dividersi il potere. L'io cosciente sa leggere, scrivere, contare, prevedere e pianificare, mentre l'io inconscio è analfabeta e irrazionale, ma sa meglio dell'io cosciente cosa causa il piacere e cosa il dolore.
Di forza d'animo hanno bisogno i giovani soprattutto oggi perché non sono più sostenuti da una tradizione, perché si sono rotte le tavole dove erano incise le leggi della morale, perché si è smarrito il senso dell'esistenza e incerta s'è fatta la sua direzione.
Ogni umano viene giudicato (e trattato di conseguenza dagli altri) per come si presenta, per ciò che fa, per ciò che non fa, per ciò che dice e per ciò che non dice.
Litigare è facile, tutti ne sono capaci, anche i più stupidi e ignoranti. Convivere e interagire pacificamente, invece, richiede doti che pochi possiedono.