Citas sobre Ser

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Ognuno, ogni cosa, è ciò che è capace di fare, ovvero è i modi in cui è capace di agire e reagire al suo interno e verso l’esterno.
 
L'essere, in senso identitario, è sempre relativo. Infatti nessuno è la stessa cosa per tutti.
 
L'uomo è "creditore" e "indebitato" della propria essenza: ha realmente le risorse innate che gli spettano, il vivente creditore, ma le ha a mo' di ipoteca sull'avvenire" e allo stesso tempo ha ricevuto le proprie prerogative essenziali senza dare in cambio alcunché.
 
Il verbo più usato è «essere», ma pochi sanno cosa significhi e cosa implichi.
 
L'essere, cioè il fatto di essere qualcosa, è sempre relativo ad altri o ad altre cose. Infatti "essere" è sempre essere-per-qualcuno o essere-per-qualcosa. Essere per se stessi non significa nulla, anche perché nulla esiste che non interagisca con qualcos'altro e nessun essere (vivente o non vivente) è indipendente dall'ambiente in cui vive, se non altro per la forza di gravità. Comunque, "essere" ed "esistere" sono sinonimi.
 
Se sostituissimo sempre il verbo «essere» (in senso identitario) con il verbo «consistere in», forse i nostri discorsi diventerebbero più chiari e più pragmatici. Proviamo dunque, invece di dire "cosa è X"? a dire: "in cosa consiste X?"
 
Siamo sistemi viventi senzienti costituiti da sistemi più piccoli, e parti di sistemi più grandi.
 
Rappresentare non significa essere.
 
L'essere è il soggetto del fare. Un essere che non faccia nulla non esiste in quanto non ha effetti, ovvero non causa differenze. Un essere si caratterizza dal suo fare, dagli effetti del suo fare (cioè dalle differenze che causa), e dalla sua forma. Anche le forme hanno effetti in quanto informano, e le informazioni causano differenze. Dunque non chiedere cosa una cosa sia, ma cosa faccia, che forme abbia e quali differenze causi.
 
Chi possiede qualcosa (pensieri, fantasie, ecc.) non è mai tutt'uno con il qualcosa posseduto. Il verbo 'avere' mette in risalto la parziale autonomia dei significati che correla, ovvero la loro refrattarietà ad amalgamarsi.
 
Io esisto solo in relazione a qualcos'altro.
 
Ogni volta che usiamo il verbo essere scriviamo un'equazione.
 
Se proprio vogliamo parlare di essere (o di Essere), io chiedo: quali sono le sue conseguenze? Infatti l’essere esiste solo se ha conseguenze, cioè effetti, implicazioni, relazioni, funzioni, interazioni. In altre parole, un essere che non ha nessuna di tutte queste cose non esiste, o è, a tutti gli effetti, come se non esistesse.
 
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