Quotes on Langage

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64 quotes    

Uttering a word is like striking a note on the keyboard of the imagination.
 
Cerco di usare il verbo essere il meno possibile, perché è facilissimo usarlo in modo inappropriato. E sottolineo "è".
 
Una lingua s'impara usandola, ovvero interagendo con altri mediante essa.
 
In practice, language is always more or less vague, so that what we assert is never quite precise.
 
Ogni parola è un pregiudizio.
 
Le tacite intese per la comprensione del linguaggio comune sono enormemente complicate.
 
I'm very interested in language because it reflects our obsessions and ways of conceptualising the world.
 
Il verbo essere è illusorio e fuorviante. Infatti nessuna cosa o persona “è” qualcosa o qualcuno. L'identità di una persona o di una cosa è data dal suo comportamento particolare e dalle sue particolari relazioni e interazioni con altre cose e/o con altre persone.
 
Le parole servono a ricordare, a qualificare, a chiedere, a comandare, a giustificare, a raccontare, a collegare, a informare, a confondere, a ingannare.
 
Attraverso la parola un essere umano può essere formato e trasformato, specialmente per quanto riguarda le sue interazioni sociali.
 
Look at almost any passage, and you'll find that a paragraph has five or six metaphors in it. It's not that the speaker is trying to be poetic, it's just that that's the way language works.
 
Ogni volta che qualcuno dice "problematica" intendendo "problema", o "tipologia" intendendo "tipo", un vocabolario piange. Confondere tipi logici diversi, direbbe Gregory Bateson, è un sintomo di schizofrenia. Infatti "tipologia" significa un insieme di "tipi" e "problematica" un insieme di "problemi".
 
Se voglio parlare col mio gatto, devo usare il suo vocabolario, non il mio.
 
A new word is like a fresh seed sown on the ground of the discussion.
 
... inventare nuovi usi per le parole, usi talvolta assurdi, per aiutare ad allentare la stretta delle forme abituali del linguaggio.
 
Qualsiasi parola può essere usata come punto di partenza per un viaggio infinito, attraverso analogie, affinità, sinonimi, contrari, assonanze, cause ed effetti, conseguenze logiche, provocazioni, stimoli, incanti, ricordi, domande ecc.
 
The limits of my language are the limits of my mind. All I know is what I have words for.
 
Il linguaggio normalmente riguarda solo un aspetto di ogni interazione.
 
Un linguaggio è una rete di parole.
 
Language is a window into human nature, but it is also a fistula, an open wound through which we're exposed to an infectious world.
 
A word is an arbitrary label - that's the foundation of linguistics. But many people think otherwise. They believe in word magic: that uttering a spell, incantation, curse, or prayer can change the world. Don't snicker: Would you ever say, 'Nothing has gone wrong yet' without looking for wood to knock?
 
L'uomo è l'unico animale capace di dare nomi alle cose, ma a volte dà lo stesso nome a cose diverse e altre volte nomi diversi alle stesse cose.
 
Tief sein und tief scheinen. – Wer sich tief weiß, bemüht sich um Klarheit; wer der Menge tief scheinen möchte, bemüht sich um Dunkelheit. Denn die Menge hält alles für tief, dessen Grund sie nicht sehen kann: sie ist so furchtsam und geht so ungern ins Wasser.
 
Il limite del linguaggio si mostra nell'impossibilità di descrivere il fatto che corrisponde a una proposizione (che è la sua traduzione) senza appunto ripetere la proposizione.
 
The atmosphere surrounding this problem is terrible. Dense clouds of language lie about the crucial point. It is almost impossible to get through to it.
 
Senza il linguaggio saremmo meno sapienti e meno intelligenti, ma anche meno stupidi perché non crederemmo a tante falsità.
 
I neologismi servono a liberarsi da vecchie associazioni mentali ovvero pregiudizi divenuti inutili, improduttivi, fuorvianti, o nocivi.
 
Language commonly stresses only one side of any interaction.
 
We are struggling with language. We are engaged in a struggle with language.
 
One does not inhabit a country; one inhabits a language. That is our country, our fatherland --and no other.
 
I limiti del mio linguaggio significano i limiti del mio mondo.
 
the meaning of a word is its use in the language.
 
I should not like my writing to spare other people the trouble of thinking. But, if possible, to stimulate someone to thoughts of his own.
 
It's likely that taboo words are stored in the right hemisphere of the brain. Massive left hemisphere strokes or the entire surgical removal of the left hemisphere can leave people with no articulate speech other than the ability to swear, spout cliches and song lyrics.
 
Language continually asserts by the syntax of subject and predicate that 'things' somehow 'have' qualities and attributes. A more precise way of talking would insist that the 'things' are produced, are seen as separate from other 'things,' and are made 'real' by their internal relations and by their behaviour in relationship with other things and with the speaker. It is necessary to be quite clear about the universal truth that whatever 'things' may be in their pleromatic and thingish world, they can only enter the world of communication and meaning by their names, their qualities and their attributes (i.e., by reports of their internal and external relations and interactions).
 
Language mavens commonly confuse their own peeves with a worsening of the language.
 
Le parole ci impediscono il cammino. Ovunque i primitivi stabilivano una parola, credevano di avere fatto una scoperta. Ma come diversamente stavano le cose, in verità! Essi avevano toccato un problema e, illudendosi di averlo risolto, avevano creato un ostacolo alla sua risoluzione. Oggi, ad ogni conoscenza, si deve inciampare in parole dure come sassi, eternizzate, e invece di rompere una parola ci si romperà una gamba.
 
Non già nella vicinanza al dato immediato, ma nel progressivo allontanamento da esso risiedono il valore e la natura specifica del linguaggio come dell'attività artistica. Questa distanza dell'esistenza immediata e dell'esperienza immediatamente vissuta è la condizione della perspicuità e della consapevolezza del linguaggio. Questo comincia soltanto là dove cessa il rapporto diretto con l'impressione sensibile e con l'emozione sensibile
 
Un nome è una chiamata che aspetta una risposta. Infatti si dice: "come si chiama questa cosa?" intendendo: "che nome ha questa cosa?". Un problema è che ad una stessa chiamata ci possono essere risposte diverse.
 
Le langage n'est pas la vie, il donne des ordres à la vie; la vie ne parle pas, elle écoute et attend.
 
Le parole sono stimoli.
 
Chi sa di essere profondo, si sforza di esser chiaro. Chi vuole apparire profondo, si sforza di esser oscuro. Perché la gente considera profondo ciò di cui non riesce a vedere il fondo. Ha paura e non si immerge volentieri nell'acqua.
 
Le parole che udiamo o leggiamo influenzano i nostri pensieri, e questa influenza ci trasforma, nel bene e nel male. Perciò dovremmo esaminare criticamente ogni espressione linguistica che ci capita di udire o di leggere.
 
Tutta la filosofia è «critica del linguaggio».
 
La lingua è una forma di ragione umana, la quale ha la sua relativa logica interna e di cui l'uomo non sa nulla
 
Insegnare una certa lingua equivale a insegnare a vivere, cioè a interagire con gli altri, mediante essa.
 
Una persona ha imparato una lingua straniera quando non si chiede più quale sia il significato delle singole parole e frasi che ode, perché tale significato prende forma automaticamente e senza sforzo nella sua mente. Vale a dire quando la comprensione del linguaggio diventa un processo passivo piuttosto che attivo, involontario piuttosto che volontario.
 
L'uomo è l'unico animale capace di creare linguaggi simbolici. Perciò esistono tante lingue umane, mentre gli altri animali parlano una sola lingua e non hanno bisogno di apprenderla.
 
Quando ero giovane, parole come tipologia, problematica e metodologia erano di uso raro e specialistico. Oggi quasi tutti le usano come sinonimi di tipo, problema e metodo. Suppongo che pochi conoscano le rispettive differenze di significato e che si sia trattato di un fenomeno imitativo a partire da qualcuno che usava certi termini piuttosto che altri per farsi credere più erudito.
 
Ogni espressione umana, ogni frase, ogni parola, va intesa non come informazione a sé stante, ma come parte di un contesto cognitivo ed emotivo, ovvero di una certa visione del mondo. È tale contesto che dà all'espressione il suo vero e profondo significato.
 
The limits of my language means the limits of my world.
 
La parola a volte non rappresenta che un modo, più scaltro del silenzio, di stare zitti.
 
Il linguaggio è violenza concettuale esercitata sul mondo.
 
Non esistono lingue morte ma solo cervelli in letargo.
 
Per definire il significato di una parola abbiamo bisogno di altre parole, che a loro volta necessitano di altre parole, e così via, senza fine. Questo non significa che dovremmo smettere di parlare, ma che non dovremmo prendere troppo sul serio, né interpretare in modo rigido, ciò che viene detto.
 
Cos'è una cosa? Credo che la maggior parte della gente non saprebbe rispondere a questa domanda.
 
People are under the impression that dictionaries legislate language. What a dictionary does is keep track of usages over time.
 
Due persone, per interagire pacificamente, devono usare un linguaggio comune.
 
Ogni discorso è parziale, incompleto, insufficiente. Non si può dire tutto con poche parole, nemmeno con molte, nemmeno con un numero infinito di esse. Perché le parole non bastano per descrivere la realtà, ma possono richiamare solo una piccola parte di essa, solo qualche suo aspetto limitato.
 
Quando una parola è connotata negativamente essa suscita emozioni disturbanti e viene usata inconsciamente in senso binario e normalmente evitata. Per l'intelletto è una trappola.
 
Human beings do not live in the objective world alone, nor alone in the world of social activity as ordinarily understood, but are very much at the mercy of the particular language which has become the medium of expression for their society. It is quite an illusion to imagine that one adjusts to reality essentially without the use of language and that language is merely an incidental means of solving specific problems of communication or reflection. The fact of the matter is that the ‘real world’ is to a large extent unconsciously built up on the language habits of the group... We see and hear and otherwise experience very largely as we do because the language habits of our community predispose certain choices of interpretation.
 
There is no such thing as an isolated proposition. For what I call a "proposition" is a position in the game of language.
 
Pensa alle parole come a strumenti caratterizzati dal loro uso, e poi pensa all'uso di un martello, all'uso di uno scalpello, all'uso di una squadra, di un barattolo di colla, e della colla.
 
Ogni parola è connessa probabilisticamente con certe altre. Ogni concetto è connesso probabilisticamente con certi altri. Ogni parola è connessa probabilisticamente con certi concetti, e viceversa.
 
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