La rivalité n'est pas le fruit d'une convergence accidentelle des deux désirs sur le même objet. Le sujet désire l'objet parce que le rival lui-même le désire. En désirant tel ou tel objet, le rival le désigne au sujet comme désirable. Le rival est le modèle du sujet, non pas tant sur le plan superficiel des façons d'être, des idées etc..., que sur le plan plus essentiel du désir.
Ognuno desidera qualcosa dagli altri ed è oggetto di desideri da parte degli altri. I comportamenti degli uni verso gli altri sono orientati alla soddisfazione di tali desideri e dipendono da come e quanto questi vengono soddisfatti.
Se uno desidera qualcosa, fa tutto ciò che è libero di fare e che è capace di fare, ovvero che ha il potere di fare, per ottenerla. Questo vale anche per i desideri riguardanti il comportamento altrui.
Possiamo dividere i desideri in due categorie, quelli autentici e quelli identitari. I primi servono a soddisfare motivazioni di origine genetica; i secondi servono a soddisfare il bisogno di appartenere a certi gruppi o categorie.
Si deve intanto dire che l'uomo felice non fantastica mai; solo l'insoddisfatto lo fa. Sono desideri insoddisfatti le forze motrici delle fantasie, e ogni singola fantasia è un appagamento di desiderio, una correzione della realtà che ci lascia insoddisfatti.
Quale pensi che sia la percentuale di umani che hanno bisogno di essere desiderati da almeno un altro umano di proprio gradimento? Quale pensi che sia la percentuale di umani che riescono a soddisfare tale bisogno? Tu ci riesci?
Siamo guidati e dominati dai nostri bisogni e dai nostri desideri, dato che essi sono involontari e che da essi dipendono i nostri piaceri e i nostri dolori, le nostre gioie e le nostre sofferenze. Infatti, un desiderio può essere vinto solo da un desiderio più forte.
È sempre da altri che il mio desiderio passa, e che il mio desiderio riceve un oggetto. Non desidero nulla che non sia visto, pensato, posseduto da un possibile altro.
Ognuno umano ha certi desideri, più o meno consci, relativamente ad altri umani, e cerca di realizzarli consciamente o inconsciamente usando i mezzi di cui dispone. Di ogni persona dovremmo dunque chiederci: cosa desidera che io faccia, che io creda, che io pensi e che io senta?